Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31256 del 29 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31256PEN

Massima

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Il concorso materiale di reati sussiste quando la condotta dell'agente, pur unitariamente considerata, si manifesta nell'esteriore attuazione di due o più fatti di reato diversi e autonomi, senza che possa trovare applicazione il principio dell'assorbimento del reato meno grave in quello più grave. Pertanto, il reato di falsità ideologica in atto pubblico non è assorbito nel reato di abuso di ufficio quando la condotta dell'agente, oltre a determinare una falsa attestazione di fatti, produce anche effetti ulteriori e diversi rispetto alla mera immutatio veri, realizzando un ingiusto vantaggio patrimoniale per il privato o un danno per i controinteressati. In tali casi, la falsità non è il fine dell'antigiuridica condotta di abuso, ma solo il mezzo per la più efficace attuazione del fatto di abuso di ufficio, configurandosi un concorso materiale di reati. Il principio dell'assorbimento del reato meno grave in quello più grave è invece applicabile solo quando la condotta dell'agente che abusi del suo ufficio si esaurisca nella falsa attestazione probatoria di un fatto, senza produrre effetti ulteriori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RI. En. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 13/12/2005 dalla Corte di Appello di Catania;

esaminati gli atti, ((omissis))corso e la sentenza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limitatamente al reato di cui all'articolo 323 c.p. assorbito nel reat…

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