Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20213 del 8 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20213PEN

Massima

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Il ricorso personale proposto dal detenuto avverso il provvedimento del Tribunale di sorveglianza che ha rigettato le sue istanze di differimento pena e detenzione domiciliare speciale è inammissibile, in quanto, a seguito dell'entrata in vigore della novella legislativa di cui alla L. n. 103 del 2017, il detenuto non ha più la legittimazione a proporre personalmente il ricorso, dovendo essere rappresentato da un difensore ai sensi dell'art. 613, comma 1, c.p.p. Pertanto, il principio di diritto che si ricava dalla sentenza è che il detenuto, dopo l'entrata in vigore della predetta modifica normativa, non può più proporre personalmente il ricorso avverso i provvedimenti del Tribunale di sorveglianza, ma deve necessariamente essere rappresentato da un difensore, a pena di inammissibilità del ricorso. Tale principio si fonda sulla ratio della novella legislativa, volta a garantire una più adeguata tutela del detenuto attraverso l'obbligatorietà dell'assistenza tecnica del difensore, in linea con il generale favor per la difesa tecnica nell'ambito del processo penale. Inoltre, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, in assenza di elementi di colpa, è coerente con il principio di responsabilità per le conseguenze negative derivanti dalla proposizione di un ricorso inammissibile, a tutela dell'economia processuale e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/10/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di VENEZIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE STEFANO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di sorveglianza di Venezia ha rigettato le istanze di differimento pena e detenzione domiciliare speciale proposte nell'interesse di (OMISSIS).
2. Ricorre (OMISSIS), personalmente, che chiede l'annullamento dell'ordinanza i…

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