La declassificazione di strade provinciali a strade comunali, disposta con decreto del dirigente regionale competente, è legittima anche in assenza dell'acquisizione del parere degli organi comunali, in quanto il trasferimento di tali strade al demanio comunale non è subordinato all'esecuzione di lavori di manutenzione da parte dell'ente provinciale. La competenza a disporre la declassificazione spetta al Presidente della Regione, su proposta degli enti interessati, ai sensi dell'art. 3, comma 3, del D.P.R. n. 495/1992, e non al dirigente regionale, il quale tuttavia può adottare il provvedimento di declassificazione in via sostitutiva qualora gli enti competenti non provvedano. Il Comune non può contestare la legittimità della declassificazione disposta in precedenza, senza averla tempestivamente impugnata. Le spese processuali sono poste a carico della parte soccombente.