Consiglio di Stato sentenza n. 3361 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3361SENT

Massima

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Il mancato completamento dell'opera abusiva entro il termine previsto dalla legge di condono edilizio (31 marzo 2003) costituisce causa ostativa al rilascio del condono, legittimando l'amministrazione comunale all'esercizio del potere di autotutela per l'annullamento del provvedimento di accoglimento dell'istanza di sanatoria, anche in presenza di un pregresso giudicato penale di assoluzione. Infatti, il giudicato penale non determina un vincolo assoluto per l'amministrazione nell'accertamento dei fatti rilevanti ai fini dell'attività di vigilanza edilizia, né può condizionare in modo inderogabile il processo amministrativo, essendo rimessa all'amministrazione la valutazione autonoma dei presupposti di legge per il rilascio del condono edilizio. Pertanto, l'amministrazione comunale può legittimamente esercitare il potere di autotutela per annullare il provvedimento di accoglimento dell'istanza di condono edilizio qualora accerti, sulla base di elementi probatori acquisiti, che l'opera abusiva non risultava completata entro il termine perentorio previsto dalla normativa di condono, a prescindere dall'esito del giudizio penale. Tale annullamento in autotutela è altresì legittimo ove l'amministrazione rilevi l'incongruità dell'importo versato a titolo di oblazione e di oneri concessori rispetto alla tipologia di abuso accertata, non essendo in tal caso necessario richiedere al privato un'integrazione documentale, ma potendo procedere direttamente all'annullamento del provvedimento di accoglimento dell'istanza di condono.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/04/2024

N. 03361/2024REG.PROV.COLL.

N. 07204/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7204 del 2020, proposto da
Maria Antonietta Palma, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Migliarotti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Melito di Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Canciello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Seconda) n. 752/2020, resa tra le parti, per l’annullamento del provvedimento di annullamento, in via di autotutela, d…

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