Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37337 del 1 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37337PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale di cui all'art. 482 c.p. si configura quando la riproduzione fotostatica di un documento, pur non essendo attestata come conforme all'originale, si presenta tuttavia come un documento originale atto a trarre in inganno i terzi sulla sua genuinità. In tal caso, la mera apparenza di autenticità del documento riprodotto, anche in assenza di una formale attestazione di conformità, integra gli estremi del reato di falsità materiale, in quanto la norma penale tutela non solo l'immutatio veri, ma anche la imitatio veri, ossia la creazione di una falsa parvenza di documento originale. Pertanto, la riproduzione fotostatica di un documento, modificato al fine di renderlo idoneo a indurre in errore i terzi sulla sua provenienza e contenuto, costituisce falsità materiale, a prescindere dalla sussistenza di una formale attestazione di autenticità, essendo sufficiente che il documento riprodotto assuma l'apparenza di un originale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. NI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/01/2008 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI E., che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

FA. Ni. ricorre, a mezzo del proprio difensore, avv…

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