La controversia relativa alla proprietà, pubblica o privata, di una strada o all'esistenza di diritti di uso pubblico su una strada privata, è devoluta alla giurisdizione del Giudice Ordinario, in quanto investe l'accertamento dell'esistenza e dell'estensione di diritti soggettivi dei privati o della pubblica amministrazione. Ciò in quanto tale controversia non riguarda l'esercizio di un potere amministrativo o l'adozione di atti idonei a comprimere il diritto del privato, bensì l'accertamento di un diritto soggettivo di proprietà o di uso pubblico sulla strada. Pertanto, il Giudice Amministrativo è privo di giurisdizione in tali controversie, che devono essere devolute alla cognizione del Giudice Ordinario, competente a pronunciarsi sull'esistenza e sull'estensione dei diritti soggettivi vantati dalle parti. La classificazione di una strada come pubblica o privata, se non accompagnata dall'esercizio di un potere autoritativo idoneo a comprimere il diritto del privato, costituisce un mero atto dichiarativo, privo di natura provvedimentale, e non rientra nella giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo prevista dall'art. 133, comma 1, lett. f) del Codice del Processo Amministrativo.