Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 718 del 2014

ECLI:IT:TARBO:2014:718SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente è una pronuncia di merito che presuppone la valutazione da parte del giudice amministrativo dell'effettiva cessazione dell'interesse originario all'impugnazione del provvedimento. Tale valutazione deve essere effettuata sulla base di elementi oggettivi e concreti, che dimostrino inequivocabilmente il venir meno dell'interesse della parte ricorrente alla decisione del ricorso. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non può essere fondata su una mera dichiarazione unilaterale della parte ricorrente, ma richiede un accertamento da parte del giudice amministrativo circa l'effettiva cessazione dell'interesse originario all'impugnazione. Pertanto, il giudice amministrativo, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, deve motivare adeguatamente la propria valutazione, sulla base di elementi oggettivi e concreti, in modo da rendere evidente l'assenza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente alla decisione del ricorso. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto pronuncia di merito, produce l'effetto di precludere alla parte ricorrente la possibilità di proporre un nuovo ricorso avente il medesimo oggetto.

Sentenza completa

N. 00473/2014
REG.RIC.

N. 00718/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00473/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 473 del 2014, proposto da:
Sinergi@ S.a.s., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Bologna, Strada Maggiore n. 47;

contro

Comune di Dozza, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio,

per l'annullamento

del provvedimento in data 09.04.2014 emesso dal Comune di Dozza, recante diniego alla società ricorrente dell’autorizzazione all’occupazione temporanea di suolo pubblico in Dozza, piazzale Rocca n.4/6.

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