Il rilascio di un'autorizzazione per l'apertura di un punto di ristoro su area demaniale pubblica non è subordinato all'espletamento di una procedura competitiva, qualora sia già stata precedentemente rilasciata un'autorizzazione per l'apertura di un analogo esercizio su area privata, in conformità con le previsioni del Piano di Utilizzo del Litorale (PUL). Ciò in quanto l'autorizzazione su area privata, essendo stata legittimamente rilasciata prima della presentazione della successiva domanda per l'area demaniale, costituisce un titolo prioritario che esclude l'obbligo di attivare una procedura concorrenziale per il rilascio di una nuova autorizzazione. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui l'autorizzazione precedentemente rilasciata su area privata sia stata oggetto di impugnazione e successivamente confermata in sede giurisdizionale, superando così il presupposto logico-giuridico che aveva indotto il primo giudice ad accogliere il ricorso avverso il diniego dell'autorizzazione per l'area demaniale. Inoltre, la diversa natura giuridica dei beni (privato e demaniale) su cui insistono le rispettive attività autorizzate esclude l'applicabilità della disciplina del concorso di più domande di concessione demaniale marittima prevista dall'art. 37 del Codice della Navigazione e richiamata dall'art. 13 del PUL. Pertanto, il diniego dell'autorizzazione per l'area demaniale, fondato sulla preesistente autorizzazione rilasciata per l'area privata, non è viziato da errori o eccessi di potere.