Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40246 del 29 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40246PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel decidere sull'istanza di revoca o sostituzione di una misura cautelare, è tenuto a motivare in modo adeguato e non manifestamente illogico, valutando in concreto e in termini puntuali e specifici se persistano le esigenze cautelari che ne hanno determinato l'applicazione, avendo riguardo al periodo di applicazione della misura, alla personalità dell'interessato, alle modalità del fatto di reato addebitatogli, al contesto sociale in cui è stato commesso, all'eventuale pena irrogata o irroganda, e verificando se ogni altra misura meno afflittiva non sia adeguata a farvi fronte e non sia proporzionata all'entità del fatto e alla pena che si ritiene possa essere irrogata. Il mero riferimento generico e astratto alla possibile ripresa dell'attività illecita, senza un'analisi puntuale di tutti gli elementi rilevanti, non è sufficiente a giustificare il mantenimento della misura cautelare più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 13/02/2014 del Tribunale del riesame di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ACETO Aldo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'…

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