Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8325 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:8325SENT

Massima

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L'amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento avviato con l'istanza di un privato, entro un termine ragionevole, anche quando l'attività richiesta sia connotata da ampi margini di discrezionalità. In caso di inerzia dell'amministrazione, il giudice amministrativo può accertare l'illegittimità del silenzio e condannare l'amministrazione a provvedere entro un termine perentorio, nominando un commissario ad acta per l'ipotesi di ulteriore inadempimento. Tuttavia, il giudice non può pronunciarsi sulla fondatezza della pretesa del privato e ordinare l'adozione di un provvedimento favorevole, quando l'attività richiesta presenti ampi margini di discrezionalità amministrativa e necessiti di ulteriori adempimenti istruttori. Il privato che lamenta un danno per l'inerzia dell'amministrazione ha l'onere di provarne la sussistenza e la quantificazione.

Sentenza completa

N. 01493/2016
REG.RIC.

N. 08325/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01493/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1493 del 2016, proposto da:
Consorzio Marina Tor San Lorenzo Sud, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Elisabetta Rossi e Claudio Di Benedetto, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, Via Valerio Publicola, n. 67;

contro

Comune di Ardea, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del silenzio-rifiuto sull'istanza di proposta di perimetrazione e variante speciale nuclei abitativi, presentata dal Consorzio ricorrente in data 7 novembre 2013, prot. n. 45353;

nonché,

per il risarcimento dei danni subiti.…

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