Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6114 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:6114SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il diniego di condono edilizio e l'ordinanza di demolizione impugnati, afferma il principio per cui l'amministrazione comunale non può rigettare l'istanza di condono edilizio e ordinare la demolizione di un manufatto sulla base di un mero travisamento dei fatti e di una carente istruttoria, quando gli elementi documentali e probatori acquisiti dimostrino in modo chiaro e concordante che le opere oggetto di sanatoria erano preesistenti alla presentazione della domanda di condono e non costituivano abusi edilizi successivi. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a valutare la domanda di condono nel merito, senza poter fondare il rigetto su una erronea ricostruzione dei presupposti di fatto. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'amministrazione comunale non può negare il condono edilizio e ordinare la demolizione di un manufatto sulla base di una istruttoria carente e di un travisamento dei fatti, quando gli elementi probatori acquisiti dimostrino in modo chiaro e concordante che le opere oggetto di sanatoria erano preesistenti alla domanda di condono e non costituivano abusi edilizi successivi. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta a valutare la domanda di condono nel merito, senza poter fondare il rigetto su una erronea ricostruzione dei presupposti di fatto. La sentenza sottolinea come l'amministrazione debba svolgere un'adeguata istruttoria e motivare in modo puntuale i provvedimenti di diniego del condono e di demolizione, senza poter prescindere dagli elementi probatori acquisiti, che, ove chiari e concordanti, prevalgono sulle proprie valutazioni discrezionali. Il principio affermato mira a garantire il rispetto del diritto di difesa del privato e l'obbligo di motivazione gravante sull'amministrazione, evitando che il diniego del condono e l'ordine di demolizione possano essere fondati su una ricostruzione dei fatti palesemente errata e non supportata dalle risultanze istruttorie.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/05/2017

N. 06114/2017 REG.PROV.COLL.

N. 07725/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7725 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Paola Savelli ed Ornella Tedesco, rappresentate e difese dagli avvocati Paolo Maurizi ed Alessandro Tozzi, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, viale Giuseppe Mazzini, 6;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Andrea Magnanelli, domiciliata presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale di Roma Capitale n. QI/330/2015 del 3.03.2015 di rigetto dell’istanza di condono del 31.03.2004,

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