Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31634 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31634PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della motivazione della sentenza di appello impugnata, afferma che quando l'appellante si limita a riproporre questioni di fatto o di diritto già adeguatamente esaminate e risolte dal primo giudice, oppure prospetta censure generiche, superflue o manifestamente infondate, il giudice dell'impugnazione può motivare per relationem, rinviando alla motivazione di primo grado. Viceversa, quando sono formulate contestazioni specifiche, introduttive di rilievi non sviluppati nel giudizio anteriore o contenenti argomenti che mettono in discussione le valutazioni ivi compiute, la decisione di appello che si limiti a respingerle con formule di stile o in base ad assunti meramente assertivi o distonici dalle risultanze istruttorie è affetta da vizio di motivazione. Nel caso di specie, la Corte di Cassazione ritiene che il ricorso sia inammissibile, in quanto le censure proposte dal ricorrente sono generiche e prive di specificità, non avendo questi indicato in modo chiaro e puntuale quali elementi di prova o valutazioni della sentenza di appello avrebbero dovuto essere diversamente considerati. Inoltre, la Corte evidenzia che la sentenza impugnata ha adeguatamente motivato in ordine all'identificazione dell'imputato quale autore del fatto, all'esclusione della perizia medico-legale richiesta dalla difesa e alla determinazione della pena, in relazione alla gravità del fatto e alla posizione processuale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/05/2015 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 07/04/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SANTE SPINACI.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Messina ha parzialmente riformato la decisione di primo grado in rito abbreviato nei confron…

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