Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10 del 2 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'innocenza dell'incolpato, formula una falsa accusa nei suoi confronti. Pertanto, la mera convinzione soggettiva dell'agente circa la colpevolezza dell'incolpato, anche se erronea, non è sufficiente a integrare il reato di calunnia, essendo necessaria la prova della consapevolezza dell'innocenza dell'incolpato al momento della denuncia. Inoltre, la valutazione della credibilità e attendibilità delle prove testimoniali rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS An - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 02/04/2012 della Corte d'appello di Venezia;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito l'avv. (OMISSIS) in favore dei ric…

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