Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9670 del 21 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9670PEN

Massima

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La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto costituisce un elemento essenziale per l'accertamento della responsabilità penale. Il giudice, nel valutare tale capacità, deve esaminare in modo approfondito e dettagliato le risultanze probatorie, indicando con chiarezza il disturbo psichico riscontrato e la sua incidenza sulle facoltà intellettive e volitive dell'imputato. Una motivazione carente o generica su tali aspetti determina un vizio di motivazione, non rilevabile con ricorso immediato per cassazione, ma soltanto attraverso l'impugnazione della sentenza definitiva. Il principio di diritto è che il giudice deve fornire una motivazione adeguata e puntuale sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato, al fine di consentire il controllo della correttezza e della logicità del suo giudizio, in ossequio ai canoni di cui all'art. 125 c.p.p. e all'art. 111 Cost. Tale obbligo di motivazione è essenziale per garantire il diritto di difesa dell'imputato e il rispetto del principio del giusto processo, nonché per consentire il sindacato di legittimità sulla decisione adottata. Pertanto, l'omessa o insufficiente motivazione su tale aspetto determina l'annullamento della sentenza con rinvio al giudice di merito, affinché proceda ad un nuovo esame della questione sulla base di una motivazione adeguata e completa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Ancona;
nel procedimento a carico di;
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2021 del tribunale di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CIMMINO Alessandro, chiedendo l'annullamento della sentenza con rinvio.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il…

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