Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20328 del 15 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20328PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso non può essere desunta dalla mera frequentazione di soggetti affiliati per motivi di parentela, amicizia o rapporti d'affari, né da occasionali o sporadici contatti, ma richiede la dimostrazione di condotte sintomatiche di un contributo causalmente rilevante alle attività e agli scopi del sodalizio, come l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, o altri facta concludentia idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con puntuale riferimento allo specifico lasso temporale considerato dall'imputazione. La messa a disposizione dell'organizzazione criminale, rilevante ai fini della prova dell'adesione, non può risolversi nella mera disponibilità eventualmente manifestata nei confronti di singoli associati, anche di livello apicale, al servizio di loro interessi particolari, ma deve essere incondizionatamente rivolta al sodalizio, ed essere di natura ed ampiezza tali da dimostrare l'adesione permanente e volontaria ad esso per ogni fine illecito suo proprio. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del requisito della gravità indiziaria per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, deve esaminare puntualmente le deduzioni difensive e dare ad esse una congrua risposta, senza limitarsi ad affermazioni apodittiche, al fine di accertare la concreta rilevanza delle vicende storico-fattuali contestate e la loro idoneità a dimostrare l'effettiva partecipazione dell'indagato al sodalizio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1003/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 18/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. Roberto Aniello, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.