Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9867 del 12 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:9867PEN

Massima

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Il reato di rapina si configura quando la sottrazione del bene è accompagnata da una minaccia idonea a coartare la volontà della vittima, la quale deve essere percepita come tale e avere una carica obiettivamente intimidatoria, a prescindere dalla sua concreta efficacia. La mera destrezza nell'azione, il travisamento del volto e la repentinità dell'azione, pur potendo suscitare timore nella vittima, non integrano di per sé gli estremi della minaccia rilevante ai fini della rapina, trattandosi di elementi che attengono alla modalità esecutiva del reato e che possono al più integrare le circostanze aggravanti del furto. Pertanto, ai fini della qualificazione del fatto come rapina, è necessario che la condotta dell'agente assuma connotati oggettivamente idonei a incutere timore e a coartare la volontà della vittima, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali in cui questa opera. La mera supposizione che l'agente possa essere armato o possa reagire in modo violento, in assenza di elementi probatori che diano conto di una minaccia concreta e percepita come tale dalla vittima, non è sufficiente a integrare l'elemento costitutivo della minaccia nel reato di rapina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa dalla Corte di Appello di Bari in data 20/12/2019;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Cons. ((omissis));
letta la requisitoria del P.G., Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria difensiva a firma dell'Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'impugnata sentenza la Corte d'…

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