Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel rigettare il ricorso avverso il diniego di concessione edilizia in sanatoria, ha affermato che l'Amministrazione comunale non era tenuta a svolgere ulteriore istruttoria in considerazione dell'oggettiva assenza, nel fotopiano di riferimento, dell'ampliamento abusivo per il quale era stata presentata l'istanza di condono ai sensi della legge n. 326 del 2003. Infatti, il Comune ha correttamente valutato le risultanze del fotopiano, senza che possa invocarsi alcuna distorsione prospettica o unicità strutturale dell'immobile, atteso che l'ampliamento consisteva nella realizzazione di un vano con copertura in latero cemento nel retro prospetto, come accertato dalla Polizia Municipale. Pertanto, incombendo sulla parte ricorrente l'onere di provare l'esistenza dell'ampliamento in data anteriore al 31 marzo 2003, termine previsto dalla legge n. 326 del 2003 per l'accesso al condono, e non essendo tale prova stata fornita, il diniego di concessione edilizia in sanatoria è risultato legittimo.