Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 55249 del 29 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55249PEN

Massima

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Il furto di oggetti contenuti all'interno di un'autovettura parcheggiata sulla pubblica via deve considerarsi aggravato per l'esposizione alla pubblica fede, ai sensi dell'art. 625 c.p., comma 1, n. 7, quando si tratta di oggetti che costituiscono parte integrante del veicolo, sono destinati in modo durevole al suo servizio o ornamento, oppure che, per necessità o consuetudine, non vengono portati via al momento in cui l'autovettura viene lasciata incustodita. La possibilità di ricorrere in Cassazione deducendo l'erronea qualificazione del fatto contenuto nella sentenza di patteggiamento è limitata ai soli casi di errore manifesto, ossia quando la diversa qualificazione risulti palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, senza necessità di approfondimenti in fatto e in diritto. Nel giudizio di legittimità avverso la sentenza di patteggiamento, non sono ammissibili motivi concernenti la congruità della pena applicata, salvo il caso di pena illegale, in quanto la richiesta di applicazione della pena e l'adesione alla proposta dell'altra parte integrano un negozio processuale che, una volta perfezionato con la ratifica del giudice, non è più revocabile unilateralmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4602/2015 TRIBUNALE di BOLOGNA, del 23/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DANIELE CENCI;
lette le conclusioni del PG Dr.ssa FILIPPI Paola, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) e (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza del 23 marzo 2016 con cui il Tribunale di Bologna ha applicato ai due imputati, ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., la …

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