Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società concessionaria di una concessione demaniale marittima avverso il silenzio serbato dal Comune sulla richiesta di avvalersi della proroga ex lege della concessione, ha rilevato che l'Amministrazione comunale aveva nel frattempo adottato il provvedimento di proroga della concessione ai sensi dell'art. 1, comma 682, della legge n. 145/2018. Tale sopravvenienza ha determinato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse al suo accoglimento. Il Tribunale ha quindi dichiarato il ricorso improcedibile, compensando le spese di lite in considerazione della natura formale della decisione. La massima che può essere tratta dalla sentenza è la seguente: L'adozione da parte dell'Amministrazione competente del provvedimento di proroga di una concessione demaniale marittima, ai sensi dell'art. 1, comma 682, della legge n. 145/2018, determina l'improcedibilità del ricorso proposto dal concessionario avverso il precedente silenzio serbato sulla richiesta di avvalersi della proroga, per sopravvenuto difetto di interesse al suo accoglimento. In tali casi, il Tribunale Amministrativo Regionale, rilevata la natura formale della decisione, può disporre la compensazione delle spese di lite.