Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1316 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:1316SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La destinazione urbanistica di un'area privata può essere legittimamente modificata dall'amministrazione comunale nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, anche in senso peggiorativo per il proprietario, senza che ciò comporti la necessità di una specifica e puntuale motivazione, salvo che non ricorrano particolari situazioni che abbiano creato aspettative o affidamenti qualificati in capo al privato. La scelta di destinare un'area a verde privato, al fine di contenere il consumo di suolo e salvaguardare i valori ambientali e paesaggistici, rientra nella discrezionalità dell'amministrazione comunale e non richiede una comunicazione individuale dell'avvio del procedimento di approvazione dello strumento urbanistico al proprietario interessato, essendo sufficiente la partecipazione attraverso la presentazione di osservazioni. Il proprietario di un'area edificabile non vanta una posizione giuridica qualificata al mantenimento della precedente destinazione urbanistica, ma solo una generica aspettativa al miglioramento o al non peggioramento della propria situazione, che può essere legittimamente sacrificata dall'amministrazione nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, purché non in modo irragionevole o abnorme. La destinazione a verde privato di un'area non edificata, ma contigua a zone edificate, può essere giustificata dall'interesse pubblico al riequilibrio del tessuto edilizio e alla salvaguardia di "brecce" verdi all'interno di aree urbanizzate, senza che ciò comporti una lesione di aspettative qualificate del proprietario.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/09/2016

N. 01316/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00255/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 255 del 2013, proposto da:
Anna Maria Ballariano, rappresentata e difesa dall'avvocato Teodosio Pafundi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Matteo Spatocco in Firenze, viale Spartaco Lavagnini 41;

contro

Comune di Monte Argentario, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Enrico Amante, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Alfieri 19;

Regione Toscana;

per l'annullamento

a) della delibera C.C. 23.3.2012, n. 12 (pubblicata sul B.U. Regione Toscana del 12.7.2012), con la quale il Comune di Mon…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.