L'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica in deroga alla graduatoria, prevista dall'art. 14, comma 1, lett. e) del Regolamento Regionale n. 1/2004, costituisce una facoltà discrezionale dell'amministrazione comunale, che può essere esercitata solo in presenza di eccezionali circostanze di grave e comprovato bisogno abitativo, da valutarsi in relazione alla situazione complessiva degli aspiranti all'assegnazione collocati in graduatoria. Il mero possesso dei requisiti per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, come il sovraffollamento dell'alloggio occupato, non è di per sé sufficiente a fondare un diritto all'assegnazione in deroga, dovendo l'amministrazione ponderare con prudenza gli interessi coinvolti, trattandosi di misure che comportano il conferimento di una utilità in pregiudizio di altri soggetti meglio posizionati in graduatoria e, quindi, da ritenersi più svantaggiati. L'amministrazione, pertanto, nel valutare l'istanza di assegnazione in deroga, deve verificare non solo la sussistenza dei presupposti formali, ma anche l'effettiva eccezionalità dello stato di bisogno dell'aspirante, in relazione ai livelli di disagio che connotano la platea dei potenziali assegnatari collocati in graduatoria.