Il potere di ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione, ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge n. 833 del 1978, è fortemente limitato nel contesto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, potendo essere esercitato solo in presenza di specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario nel territorio regionale, non già valutate e amministrate dall'Autorità governativa, e con efficacia temporale circoscritta fino all'adozione del successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Pertanto, le ordinanze regionali che dispongono la sospensione generalizzata dell'attività didattica in presenza, in assenza di un'adeguata istruttoria e motivazione in ordine alla sussistenza di tali presupposti, risultano illegittime per violazione del quadro normativo emergenziale e del principio di proporzionalità, in quanto incidono in modo sproporzionato sul diritto all'istruzione costituzionalmente garantito, senza che sia stata accertata la reale necessità di tale misura estrema rispetto alle concrete condizioni epidemiologiche del territorio regionale.