Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38712 del 19 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38712PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel pronunciare sentenza di rigetto del ricorso proposto dall'imputato avverso la decisione di appello che aveva riformato la sentenza di assoluzione di primo grado, afferma il principio per cui la parte civile ha facoltà di impugnare la sentenza di proscioglimento pronunciata con la formula "perché il fatto non costituisce reato", in quanto le limitazioni all'efficacia del giudicato previste dall'art. 652 c.p.p. non incidono sull'estensione del diritto all'impugnazione riconosciuto in termini generali alla parte civile nel processo penale dall'art. 576 c.p.p. Ciò in quanto il soggetto che intraprende il giudizio civile dopo aver già ottenuto in sede penale il riconoscimento della responsabilità per fatto illecito della controparte, si giova di tale accertamento e si trova in una posizione processuale migliore rispetto a chi deve cominciare dall'inizio. Il Collegio, nel rigettare il ricorso, ritiene che la Corte di appello non abbia operato una diversa valutazione della prova dichiarativa, ma abbia dato una diversa interpretazione ai fatti raccontati dal teste, combinandoli con gli altri elementi emersi nel dibattimento, attraverso un plausibile e maggiormente articolato ragionamento, senza violare il divieto di cui all'art. 603 c.p.p., comma 3-bis. Inoltre, la Corte esclude il diritto della parte civile al rimborso delle spese processuali, in quanto la memoria depositata dalla stessa si è limitata a richiamare in modo generico le ragioni della condanna, senza contrastare specificamente i motivi di ricorso, non dimostrando così di aver effettivamente esplicato un'attività diretta a tutelare i propri interessi di natura civile risarcitoria, come richiesto dalla giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. DE GREGORIO Edoar - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/02/2018 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA FERDINANDO;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio AL GIUDICE CIVILE COMPETENTE PER VALORE IN GRADO DI APPELLO;
udito il difensore.
LA DIFESA DI PARTE CIVILE DEPOSITA CO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.