Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3029 del 23 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3029PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere ex art. 416 c.p. richiede la prova di una struttura stabile e duratura nel tempo del sodalizio criminoso, con la delineazione dei profili soggettivi dei singoli partecipi, senza che sia necessario che ogni associato partecipi a tutti i singoli reati-fine. La valutazione della prova a tal fine deve essere logica e coerente con gli elementi acquisiti, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emerga una manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Analogamente, per i reati fallimentari di bancarotta documentale e distrattiva, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, senza che il giudice di legittimità possa sindacare il contenuto e il valore probatorio delle singole risultanze, se non in presenza di vizi logici o contraddittori nella motivazione. L'applicazione della recidiva, ove contestata, deve essere sorretta da adeguata motivazione, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi. L'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude il rilievo della prescrizione maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/06/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROBERTO AMATORE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. Fimiani Pas…

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