Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 889 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:889SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora quest'ultima dichiari di non avere più interesse alla definizione nel merito della controversia a seguito dell'accoglimento delle proprie richieste da parte dell'amministrazione resistente. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di lite, in quanto la cessazione della materia del contendere rende privo di utilità pratica un ulteriore esame del merito della controversia. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta l'amministrazione, nel corso del giudizio, riconosca la fondatezza delle pretese del ricorrente, eliminando così il pregiudizio lamentato, senza che sia necessario un pronunciamento sul merito della questione controversa.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/03/2017

N. 00889/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00086/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 86 del 2015, proposto da:
Isme R.C.-Istituto Mediterraneo di Ricerca e Comunicazioni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, via Notarbartolo, 44;

contro

Assessorato Regionale Siciliano della Famiglia del Lavoro e delle Politiche Sociali, Assessorato Regionale Siciliano dell'Istruzione e della Formazione Professionale, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria in Palermo, via A.…

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