Il giudice chiamato a decidere sulla richiesta di restituzione nel termine per impugnare una sentenza contumaciale deve accertare, ai sensi dell'art. 175 comma 2 c.p.p., la sussistenza di due presupposti concorrenti: 1) l'effettiva conoscenza del procedimento o del provvedimento da parte dell'imputato; 2) la volontaria rinuncia da parte dello stesso a comparire o a proporre impugnazione. In assenza anche di uno solo di tali presupposti, il giudice è tenuto a restituire l'imputato nel termine per impugnare, non essendo sufficiente la mera notifica della sentenza al difensore di ufficio per ritenere assolto l'onere di accertare la conoscenza effettiva del procedimento da parte del condannato. Tale disciplina, introdotta dalla legge n. 60 del 2005, persegue l'obiettivo di rendere effettivo il diritto delle persone condannate in contumacia, prive di effettiva conoscenza del processo a loro carico e che non abbiano rinunciato in maniera certa e consapevole a comparire, ad un nuovo esame del loro caso da parte dell'autorità giudiziaria, nel rispetto dei principi fissati dall'art. 6 CEDU.