Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10403 del 15 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10403PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto nell'associazione mafiosa denominata "'ndrangheta", operante sul territorio di una determinata area geografica e costituita da numerosi "locali" coordinati da un organo di vertice, può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali la partecipazione a riunioni e summit dell'organizzazione, i collegamenti con esponenti di spicco della medesima, nonché il ruolo attivo svolto all'interno della "locale" di appartenenza. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo logico e coerente, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza della presunzione legale di adeguatezza di tale misura prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., la quale può essere superata solo in presenza di specifici elementi in grado di contrastare tale presunzione. La valutazione del peso probatorio degli indizi è riservata al giudice di merito, mentre in sede di legittimità il sindacato di legittimità è limitato alla verifica della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, senza che sia possibile prospettare una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1451/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 29/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SALVI Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il GIP presso il Tribunale di Milano, con ordinanza del 5 luglio 2010, …

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