Il porto di un coltello, costituente strumento da punte e da taglio atto a offendere, fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, integra la contravvenzione prevista dalla Legge n. 110 del 1975, art. 4, indipendentemente dall'effettivo utilizzo dello stesso per la commissione di un reato. La prova del porto dell'arma non può essere desunta automaticamente dall'uso fattone per commettere un altro reato, essendo necessario un accertamento autonomo e specifico della condotta di porto, non essendo sufficiente la mera circostanza che l'arma sia stata impiegata per la realizzazione di un fatto di reato. La sentenza che fondi la condanna per il reato di porto abusivo di arma da taglio esclusivamente sull'utilizzo dell'arma per la commissione di un altro reato, senza una autonoma e logica motivazione in ordine all'accertamento della condotta di porto, è affetta da vizio di manifesta illogicità.