Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4165 del 4 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4165PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia di un male ingiusto, costringe la vittima a consegnare una somma di denaro o altri beni, realizzando così un ingiusto profitto a danno della stessa. Il fatto che la somma estorta sia stata consegnata sotto il controllo delle forze dell'ordine non esclude la configurabilità del reato, in quanto l'elemento rilevante è il costringimento della vittima a disporre del proprio patrimonio per effetto della minaccia subita, a prescindere dall'effettivo conseguimento dell'ingiusto profitto da parte dell'agente. Pertanto, il reato di estorsione si perfeziona con la costrizione della vittima, mentre l'ingiusto profitto costituisce un evento ulteriore, sicché si configura il tentativo solo quando la violenza o la minaccia non raggiungono il risultato di costringere la persona offesa al facere ingiunto. Inoltre, la richiesta di essere giudicato con il rito abbreviato, formulata in sede dibattimentale, deve avere il medesimo contenuto di quella proposta in sede di udienza preliminare e respinta dal giudice, non essendo consentito il mutamento della richiesta da condizionata a incondizionata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. FI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6848/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 16/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

MA. FI. , tramite il difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza …

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