Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35025 del 20 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35025PEN

Massima

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La remissione di querela da parte della persona offesa estingue il reato di diffamazione, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. Il querelato, tuttavia, è condannato al pagamento delle spese processuali, salvo diversa pattuizione nell'atto di remissione, in quanto la remissione di querela, pur estinguendo il reato, non determina automaticamente l'esenzione dalle spese. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la remissione di querela, quale causa di estinzione del reato di diffamazione, impone l'annullamento della sentenza di condanna senza rinvio, fermo restando l'obbligo del querelato di sostenere le spese del procedimento, a meno che non sia stato diversamente convenuto nell'atto di remissione della querela stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6/2014 TRIBUNALE di COSENZA, del 14/07/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il reato e' estinto per remissione della qu…

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