Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40869 del 28 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:40869PEN

Massima

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Il credito di imposta ceduto dal beneficiario del cd. "Superbonus 110%" costituisce cosa pertinente al reato di cui è indagato il cedente, suscettibile di sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321, comma 1, c.p.p. anche nei confronti del cessionario terzo estraneo al reato, in quanto il credito deriva direttamente dal diritto alla detrazione fiscale spettante al beneficiario, senza che il suo passaggio in capo al cessionario determini l'insorgere di un diritto a titolo originario, impermeabile alle vicende illecite precedenti. Ciò in quanto il meccanismo del Superbonus, introdotto dal D.L. n. 34 del 2020, art. 121, prevede la possibilità per il beneficiario di optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per la cessione del corrispondente credito d'imposta a terzi, comprese banche e intermediari finanziari, senza che tale cessione determini l'estinzione del diritto originario e la contestuale costituzione di un nuovo credito in capo al cessionario. Il credito ceduto, pertanto, mantiene il nesso pertinenziale con il reato contestato al cedente, rendendo legittimo il sequestro preventivo disposto ai sensi dell'art. 321, comma 1, c.p.p. anche nei confronti del cessionario, a prescindere dalla sua eventuale buona fede, in quanto il pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato sussiste in relazione alla possibilità di utilizzo del credito, a prescindere dalla qualità soggettiva del suo detentore. Né tale conclusione risulta smentita dalle disposizioni di cui all'art. 121, commi 4, 5 e 6, del D.L. n. 34 del 2020, le quali, pur prevedendo specifiche responsabilità e sanzioni per il cessionario, non introducono una disciplina derogatoria rispetto ai principi generali in tema di sequestro preventivo, né dalla successiva normativa di cui al D.L. n. 4 del 2022, art. 28-ter, che, nel consentire l'utilizzo dei crediti oggetto di sequestro una volta cessati gli effetti del provvedimento, non esclude la legittimità del sequestro stesso secondo le regole generali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) SPA;
avverso l'ordinanza del 01/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ACETO;
sentite le conclusioni del PG TOMASO EPIDENDIO che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, AVV. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La " (OMISSIS) Spa" (d'ora in poi (OMISSIS)) ricorre, quale terza interessata, per l'annullamento dell'ordinanza del 01/03/2…

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