Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10512 del 23 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10512PEN

Massima

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Il porto di armi o oggetti atti ad offendere, anche se custoditi in borsa o destinati ad un uso lecito, è punibile ai sensi della legge penale, salvo che l'imputato dimostri in modo tempestivo e attendibile la sussistenza di un giustificato motivo. La mancata prospettazione nell'immediatezza di un giustificato motivo, così come la tardività o l'inattendibilità della giustificazione addotta in un momento successivo, legittimano il giudice a ritenere integrato il reato, senza che possa invocarsi un dubbio sulla responsabilità derivante da carenze investigative. Ai fini della commisurazione della pena, il giudice può legittimamente escludere le attenuanti generiche e la particolare tenuità del fatto ove ritenga che il comportamento processuale dell'imputato, il precedente specifico e le dimensioni delle armi denotino una non piena consapevolezza della gravità del fatto. La valutazione di tali elementi, così come l'apprezzamento della sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'esimente della particolare tenuità, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2018 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BIANCHI MICHELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TAMPIERI LUCA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANZARO in difesa di (OMISSIS) conclude riportandosi ai …

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