Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8948 del 4 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8948PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando la minaccia, pur avente ad oggetto un diritto in sé non ingiusto, sia realizzata con tale forza intimidatoria e sistematica pervicacia da risultare incompatibile con il ragionevole intento di far valere il diritto stesso, mirando invece all'attuazione di una pretesa non tutelabile davanti all'autorità giudiziaria e alla costrizione della volontà della persona offesa. Pertanto, anche in presenza di un credito da far valere, ove la minaccia risulti diretta a costringere la volontà, il delitto deve essere inquadrato nella fattispecie estorsiva, residuando l'ipotesi di esercizio arbitrario delle proprie ragioni solo nei casi in cui la minaccia non risulti diretta alla costrizione, ma solo all'intimidazione, sempre che esista un diritto tutelabile. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale assolve adeguatamente all'obbligo di motivazione anche con una enunciazione sintetica della valutazione di uno o più dei criteri indicati nell'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica esposizione dei criteri adottati, essendo la determinazione della pena il risultato di una valutazione complessiva e non di un giudizio analitico sui vari elementi offerti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) (DETTO (OMISSIS)) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 346/2012 CORTE APPELLO di SALERNO del 14/02/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore avv. (OMISSIS)., che insiste per l'accoglimen…

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