Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22994 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22994PEN

Massima

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Il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù di cui all'art. 600 c.p. si configura quando l'agente esercita sulla vittima poteri corrispondenti a quelli del proprietario, annullandone o riducendone significativamente la capacità di autodeterminazione, anche senza una totale privazione della libertà personale. Lo stato di soggezione continuativa della vittima, costretta a prestazioni lavorative o sessuali, deve essere funzionale allo sfruttamento e accompagnato da una sostanziale limitazione della libertà di scelta, in assenza di alternative esistenziali validamente percorribili. La condotta deve realizzarsi mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di vulnerabilità, inferiorità fisica o psichica o di necessità della vittima. Il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù assorbe il reato di maltrattamenti in famiglia, essendo la condotta di maltrattamento insita nella fattispecie di sfruttamento. La valutazione degli elementi di prova e la ricostruzione dei fatti è rimessa al giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se immune da vizi logici e contraddittorietà rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/02/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SGUBBI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE KATE, che ha concluso per l'inammissibilita' come da requisitoria scritta in atti;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto l'accogli…

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