Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16810 del 3 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16810PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile anche in relazione ad associazioni a delinquere di origine straniera e a gruppi composti da stranieri operanti nel territorio italiano, i quali, pur senza avere il controllo di tutti coloro che lavorano o vivono in un determinato territorio, mirano ad assoggettare al proprio potere criminale un numero indeterminato di persone appartenenti a una determinata comunità, avvalendosi di metodi tipicamente mafiosi e della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo per realizzare la condizione di soggezione e omertà delle vittime. La manifestazione della forza intimidatoria nell'ambito ristretto di una particolare comunità etnica, come nel caso di specie quella nigeriana, non esclude il connotato della mafiosità dell'associazione, essendo sufficiente che questa sia in grado di creare una situazione di generalizzata sottomissione e assoggettamento all'interno della comunità di riferimento. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare, la diversa qualificazione giuridica del fatto, da associazione di tipo mafioso a semplice associazione a delinquere, non assume rilievo laddove permangano gravi indizi di colpevolezza in ordine alla partecipazione dell'indagato ad un'organizzazione criminale di estrema pericolosità, dedita alla commissione di gravi delitti contro la persona e il patrimonio, con l'utilizzo di armi, al fine di assumere il controllo delle attività criminali più redditizie nell'ambito della comunità di riferimento, atteso che tali elementi sono sufficienti a giustificare l'adozione della misura cautelare più afflittiva, anche prescindendo dalle presunzioni di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 23/11/2020 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Riccardo Amoroso;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lori Perla, depositate ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, che ha concluso per il rigetto del ricorso.…

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