Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8802 del 4 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8802PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la logicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non può proporre una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito, essendo precluso al giudice di legittimità ogni potere di revisione degli elementi materiali e soggettivi della vicenda indagata. Il controllo di legittimità si limita all'accertamento della presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di illogicità evidenti nell'argomentazione, in modo da rendere il provvedimento insindacabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Br. Ro. , nato a (OMESSO);

Avverso la ordinanza resa dal Tribunale del riesame di Messina, in data 21/6/2010;

visti gli atti, la ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione svolta in udienza dal consigliere Dott. GAZZARA Santi;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale, Dott. D'AMBROSIO Vito, il quale ha concluso per il rigetto;

udito il difensore del ricorrente, avv. ((omissis))…

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