Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La notificazione degli atti processuali all'imputato deve essere effettuata prioritariamente presso il domicilio dichiarato o eletto dallo stesso, ai sensi degli artt. 161 e 162 c.p.p. La notificazione presso il difensore di fiducia, ai sensi dell'art. 157 comma 8-bis c.p.p., è consentita solo in assenza di una formale dichiarazione o elezione di domicilio da parte dell'imputato, previa espressa informazione di tale obbligo ai sensi dell'art. 161 comma 1 c.p.p. L'omissione di tale avvertimento determina la nullità della notificazione effettuata presso il difensore, nullità che deve essere rilevata anche d'ufficio in sede di legittimità, salvo che non emerga ictu oculi l'insussistenza del fatto o l'estraneità dell'imputato, in applicazione dell'art. 129 c.p.p. La disciplina delle notificazioni è volta a garantire la conoscenza effettiva degli atti da parte dell'imputato, quale presupposto imprescindibile per l'esercizio del diritto di difesa.