La proroga automatica delle concessioni di impianti sportivi comunali in scadenza, disposta dall'art. 10-ter del D.L. n. 73/2021, convertito in L. n. 106/2021, e successivamente prorogata al 31 dicembre 2025 dall'art. 14, comma 4-quater, del D.L. n. 228/2021, convertito in L. n. 15/2022, costituisce una legge-provvedimento di natura eccezionale e derogatoria, volta a sostenere le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro colpite dall'emergenza COVID-19, che opera automaticamente senza necessità di un provvedimento amministrativo di proroga e senza possibilità di rinegoziazione delle condizioni di affidamento, in quanto l'equilibrio economico-finanziario sottostante rimane inalterato. Tale proroga, pertanto, non viola il principio di libertà di stabilimento, di par condicio, di imparzialità e di trasparenza, né richiede l'intervento deliberativo del Consiglio comunale, essendo l'atto amministrativo di mera ricognizione dell'effetto legale. Conseguentemente, la domanda di risarcimento del danno derivante dalla cristallizzazione dell'affidamento risulta infondata, in assenza di profili di illegittimità dell'atto di proroga.