Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22441 del 28 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22441PEN

Massima

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Il diritto di impugnare un provvedimento cautelare, come il sequestro probatorio, non è subordinato all'obbligo di enunciare preventivamente i motivi di gravame, essendo sufficiente la mera richiesta di riesame. Il giudice del riesame, pertanto, non può dichiarare inammissibile l'impugnazione per carenza di interesse dell'istante, senza prima esaminare le eventuali argomentazioni che questi intenda sollevare in sede di udienza camerale, in quanto il procedimento di riesame è integralmente devolutivo e consente al giudice di annullare, confermare o riformare il provvedimento impugnato per ragioni autonome e diverse da quelle indicate nell'atto di gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IN. MA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 07/11/2008 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI CLAUDIA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) angelo che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito il difensore avv. ((omissis)), Sost. Proc..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza 7 novembre 2008, il Tribunale di Lecce, procedendo de plano a sensi dell'articolo 127 c.p.p., com…

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