Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41680 del 16 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41680PEN

Massima

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Il soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, che violi consapevolmente e volontariamente l'obbligo di permanenza nell'abitazione nell'orario prescritto, commette il reato di cui all'art. 75, comma 1, del d.lgs. n. 159/2011, a prescindere dalla dimostrazione dell'abitualità delle frequentazioni con soggetti pregiudicati e senza che sia necessaria la reiterazione della violazione, essendo sufficiente l'accertamento di un singolo episodio di inosservanza dell'obbligo imposto. La condanna del sorvegliato speciale per tale reato è legittima laddove la sentenza di merito abbia adeguatamente motivato in ordine alla consapevolezza e volontarietà della condotta tenuta in violazione delle prescrizioni, senza che assumano rilievo eventuali contestazioni difensive circa l'occasionalità o la sporadicità del comportamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 7359/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 06/02/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Sante Spinaci, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza deliberata il 6 febbraio 2014 la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza del G.U.…

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