Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2989 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:2989SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un precedente atto, adottato nel corso del giudizio, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti costituite. Il giudice amministrativo, in tal caso, non è tenuto a valutare la sussistenza della propria giurisdizione in relazione alla domanda originariamente proposta, essendo sufficiente il rilievo del venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito dell'adozione del provvedimento di revoca. Il principio di economia processuale impone al giudice di dichiarare la cessazione della materia del contendere, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto originariamente impugnato, compensando le spese di giudizio tra le parti costituite in applicazione del criterio della soccombenza virtuale.

Sentenza completa

N. 11535/2012
REG.RIC.

N. 02989/2013 REG.PROV.COLL.

N. 11535/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 11535 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui Studio è elettivamente domiciliata in Roma, via Britannia, n. 54 Sc. D;

contro

Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

nei confronti di

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia

del provve…

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