Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 52 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:52SENT

Massima

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Il diniego della concessione di occupazione di spazi acquei prospicienti abitazioni al piano terra, in assenza del nulla osta del proprietario dell'immobile, come previsto dal regolamento comunale, è illegittimo. Inoltre, la concessione di specchio acqueo rilasciata senza esperire la procedura di bando pubblico e graduatoria biennale, come prescritto dal regolamento comunale, è anch'essa illegittima. L'Amministrazione comunale è tenuta a valutare nuovamente le istanze di concessione nel rispetto delle predette disposizioni regolamentari, volte a tutelare il diritto di proprietà e la parità di trattamento nella assegnazione degli spazi acquei. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto affermati nella sentenza, in particolare: 1. Il diniego della concessione di occupazione di spazi acquei prospicienti abitazioni al piano terra è illegittimo se l'Amministrazione non ha preventivamente richiesto il nulla osta del proprietario dell'immobile, come previsto dall'art. 4, comma 11, del Regolamento comunale per la circolazione acquea. Tale disposizione regolamentare pone un presupposto oggettivo, la cui mancanza non consente all'Amministrazione di esercitare alcuna discrezionalità interpretativa. 2. La concessione di specchio acqueo rilasciata senza esperire la procedura di bando pubblico e graduatoria biennale, come prescritto dall'art. 4-bis del Regolamento comunale per la circolazione acquea, è anch'essa illegittima. Tale disposizione regolamentare impone all'Amministrazione di assegnare le concessioni permanenti di spazi acquei mediante procedure concorsuali, al fine di garantire la parità di trattamento. 3. L'Amministrazione comunale è pertanto tenuta a riesaminare le istanze di concessione, nel rispetto delle predette disposizioni regolamentari, volte a tutelare il diritto di proprietà e la parità di trattamento nella assegnazione degli spazi acquei. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo finale è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 01228/2009
REG.RIC.

N. 00052/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01228/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1228 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Querini S.a.s., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dello stesso avv. Francesco M. Curato in Venezia, Piazzale Roma, 468/B;

contro

Comune di Venezia, rappresentato e difeso per legge dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), M.M. Morino, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), domiciliato presso l’Avvocatura civica in Venezia, S. Marco, 4091;

nei confronti di

((omissis)), parte non costituita in giudizio;

per l'annullamento,

del diniego della richiesta di concession…

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