Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21028 del 23 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21028PEN

Massima

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L'atto di impugnazione proposto mediante invio di raccomandata postale deve essere considerato tempestivamente presentato alla data di spedizione della raccomandata stessa, in applicazione della chiara previsione normativa di cui all'art. 583, comma 2, c.p.p. Pertanto, la dichiarazione di inammissibilità dell'appello per tardività, fondata sul mancato rispetto del termine di trenta giorni decorrente dalla comunicazione o notificazione della sentenza, è erronea quando l'atto risulti spedito entro il predetto termine, indipendentemente dalla data di ricezione da parte della cancelleria. Tale principio, volto a garantire l'effettività del diritto di impugnazione, si applica in modo uniforme a tutte le ipotesi di impugnazione proposta a mezzo raccomandata postale, senza distinzioni legate alla natura del provvedimento o alla posizione processuale del ricorrente, al fine di assicurare parità di trattamento e tutela del diritto di difesa. La Corte di cassazione, nel censurare la pronuncia di inammissibilità fondata su un erroneo computo del termine di impugnazione, è tenuta ad annullare senza rinvio l'ordinanza impugnata e a disporre la trasmissione degli atti al giudice di merito per il prosieguo del giudizio di appello, essendo precluso in tale sede l'esame dei motivi di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE E. - rel. Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 20/05/2013 della Corte di appello dell'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con l'…

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