Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31166 del 5 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31166PEN

Massima

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Il possesso consapevole di documenti di identità falsi, l'utilizzo di assegni con firme di girata false e l'induzione in errore di un pubblico ufficiale mediante l'esibizione di tali documenti integrano i reati di ricettazione, falsità in atti pubblici e sostituzione di persona, anche qualora il documento falso non sia stato materialmente confezionato dal soggetto agente. La condotta è punibile anche quando l'atto pubblico redatto dal pubblico ufficiale abbia efficacia meramente dichiarativa e non costitutiva, in quanto l'ordinamento assegna comunque all'attestazione del pubblico ufficiale una valenza fidefacente. L'erronea qualificazione giuridica del fatto da parte del giudice di merito non comporta l'estinzione del reato per prescrizione, qualora la riqualificazione giuridica operata in sede di legittimità sia corretta e non comporti una modifica sostanziale dell'imputazione. L'omessa indicazione nell'epigrafe della sentenza delle conclusioni delle parti o l'erronea attestazione delle richieste dell'imputato costituiscono meri errori materiali, privi di rilievo ai fini della validità del provvedimento. Il ricorso generico e privo di specifica critica alla motivazione della sentenza impugnata è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. Da. , nato l'(OMESSO);

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Roma del 7.12.2009;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dr. Gian Giacomo Sandrelli;

udito il PG. (nella persona del cons. Fausto De Santis) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il dif. Di P.C. avv. Marco Beccia.

IN FATTO

Il Tribunale di Roma ha condannato, con sentenza del 18.11.2008 PA. Da. quale colpev…

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