Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17109 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17109PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, rappresenta una figura speciale rispetto all'ipotesi-base di associazione a delinquere di cui all'art. 416 c.p., caratterizzata da peculiarità. In particolare, il procacciamento e il commercio di sostanze stupefacenti non richiedono una predisposizione di mezzi particolarmente significativa né un rilevante approntamento di strumenti di tutela ed offesa, essendo sufficiente una organizzazione minimale e una non spiccata, ma presente, fidelizzazione tra gli associati, i quali possono anche perseguire interessi individuali contrapposti a quelli del gruppo. Inoltre, l'elemento oggettivo del reato prescinde dal numero di volte in cui il singolo partecipante ha personalmente agito, per cui il coinvolgimento in un solo episodio criminoso non è incompatibile con l'affermata partecipazione dell'agente all'organizzazione. Pertanto, la sussistenza di indizi del reato associativo in capo all'indagato può essere desunta anche dalla commissione di un singolo episodio criminoso, purché significativo, senza che sia necessaria la prova di una pluralità di condotte. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, il giudice è tenuto a una specifica motivazione in ordine all'attualità delle esigenze cautelari, avendo riguardo al tempo trascorso dal fatto contestato e alle peculiarità della vicenda cautelare, non essendo più sufficiente ritenere con certezza o alta probabilità che l'imputato torni a delinquere ove se ne presenti l'occasione, ma essendo altresì necessario prevedere (negli stessi termini di certezza o alta probabilità) che un'occasione per compiere nuovi delitti si presenti effettivamente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 6 agosto 2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro M.;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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