Il provvedimento adottato dal Tribunale in composizione monocratica, che respinge il ricorso possessorio, ha natura di ordinanza reclamabile ai sensi dell'art. 703 c.p.c. e non di sentenza appellabile. Pertanto, il successivo provvedimento emesso dal Tribunale in composizione collegiale in sede di reclamo, pur potendo definire la controversia possessoria regolando anche le spese di giudizio, non ha carattere definitivo e non è suscettibile di impugnazione con ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., in quanto trattasi di decisione a carattere strumentale ed interinale, operante per il limitato tempo del giudizio di merito e sino all'adozione delle determinazioni definitive all'esito di esso. Il ricorso per cassazione è ammissibile solo avverso i provvedimenti giurisdizionali, emessi in forma di ordinanza o decreto, che siano definitivi e abbiano carattere decisorio, ossia siano in grado di incidere con efficacia di giudicato su situazioni soggettive di natura sostanziale. Pertanto, il provvedimento reso in sede di reclamo avverso l'ordinanza possessoria, pur potendo definire la controversia e regolare le spese, non è dotato del carattere della definitività, atteso che le parti interessate hanno la facoltà di chiedere al giudice la fissazione di un'udienza per la prosecuzione del giudizio di merito, e quindi è insuscettibile di impugnazione con ricorso straordinario ex art. 111 Cost.