Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49957 del 5 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49957PEN

Massima

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Il delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 1, del D.Lgs. n. 286/1998 è un reato a consumazione anticipata, che non richiede per il suo perfezionamento che l'ingresso illegale sia effettivamente avvenuto, essendo sufficiente la mera condotta diretta a procurare l'ingresso irregolare dello straniero nel territorio dello Stato. Pertanto, la condotta del soggetto che, pur non essendo lo scafista organizzatore del trasporto, accetta di guidare l'imbarcazione in precarie condizioni di sicurezza, esponendo così a concreto pericolo la vita e l'incolumità dei migranti trasportati, integra il delitto contestato nella forma consumata, non essendo configurabile un'ipotesi di tentativo. Inoltre, la circostanza aggravante prevista dall'art. 12, comma 3, lett. b) del medesimo decreto, relativa all'esposizione a pericolo della vita o dell'incolumità delle persone trasportate, sussiste anche quando il pericolo ha riguardato sia i migranti che il soggetto che ha accettato di guidare l'imbarcazione, in quanto ciò che rileva è l'oggettiva esposizione a rischio delle persone trasportate, a prescindere dalla consapevolezza o meno del pericolo da parte di chi ha materialmente effettuato il trasporto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CANEVELLI PAOLO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Napoli conferma la pronuncia in data…

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