Consiglio di Stato sentenza n. 7884 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7884SENT

Massima

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La conferenza di servizi, quale modulo procedimentale finalizzato alla semplificazione, è caratterizzata da una struttura dicotomica, articolata in una fase endoprocedimentale che si conclude con la determinazione della conferenza, ed in una successiva fase esoprocedimentale ed esterna che si conclude con l'adozione del provvedimento finale da parte dell'Autorità procedente, la quale, nel valutare le risultanze della conferenza e le posizioni prevalenti ivi espresse, mantiene la propria autonomia decisionale, purché dotata di adeguata motivazione. Pertanto, il parere espresso dalla Soprintendenza in sede di conferenza di servizi, pur costituendo espressione di discrezionalità tecnica, non assume carattere vincolante, potendo l'Autorità procedente, nell'ambito della propria discrezionalità amministrativa, superare il dissenso della Soprintendenza, anche imponendo specifiche prescrizioni, purché adeguatamente motivate. Le prescrizioni imposte per la realizzazione dell'intervento, in ossequio all'art. 25, comma 4, d.lgs. n. 152/2006, non determinano una sostanziale modifica del progetto, già definito nei suoi elementi essenziali, né la loro numerosità può condurre ad una diversa valutazione, dovendo al riguardo essere tenuta in considerazione anche la particolare complessità dell'opera, atteso che le stesse attengono alle fasi successive alla progettazione, riguardando principalmente profili esecutivi e di monitoraggio, e hanno l'obiettivo di garantire la compatibilità ambientale dell'opera, superando i rilievi critici della Soprintendenza. Infine, la mancata partecipazione della Soprintendenza alla seduta della conferenza di servizi, a fronte di una molteplicità di atti con i quali la stessa aveva già espresso la propria posizione negativa, non può essere equiparata al silenzio-assenso previsto dall'art. 14-ter della legge n. 241 del 1990, non potendo tale assenza essere valutata quale mera formalità, in violazione del principio di leale collaborazione che deve governare ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/12/2020

N. 07884/2020REG.PROV.COLL.

N. 03911/2020 REG.RIC.

N. 05767/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3911 del 2020, proposto da ((omissis)) onlus, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, e dai signori ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Grez in Roma, corso ((omissis)) II, n. 18;

contro

Regione Toscana, in persona del Presidente in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, p.za dell&…

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