Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43897 del 3 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43897PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e dei poteri connessi alla funzione, costringe taluno a consegnargli una somma di denaro mediante minaccia di un danno ingiusto, realizza il delitto di concussione di cui all'art. 317 c.p. e non il meno grave reato di induzione indebita di cui all'art. 319-quater c.p. La condotta del pubblico ufficiale deve essere caratterizzata da una coartazione assoluta della libertà di autodeterminazione della vittima, che si trova di fronte all'alternativa di subire un danno ingiusto o di evitarlo mediante la dazione di una utilità indebita, senza alcuna prospettiva di un proprio tornaconto personale. La valutazione della prova testimoniale delle persone offese, anche in assenza di costituzione di parte civile, deve essere effettuata dal giudice in modo logico e coerente, senza necessità di una verifica particolarmente stringente della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, salvo che non emergano specifici elementi di dubbio. Il giudice di appello, pur avendo la facoltà di disporre la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, può revocare tale ordinanza in presenza di adeguata e logica motivazione, senza che ciò integri una violazione dell'art. 603 c.p.p., comma 3, ove la difesa non abbia sollevato specifiche eccezioni in sede di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2017 della Corte d'appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO I…

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