Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22720 del 6 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22720PEN

Massima

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Il reato di esecuzione di lavori o modificazioni ambientali in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza la prescritta autorizzazione si configura come reato formale, la cui struttura non richiede il verificarsi di un evento di danno, essendo sufficiente che l'agente faccia un diverso uso rispetto alla destinazione del bene protetto dal vincolo, a prescindere dall'avvenuta alterazione dello stato dei luoghi. Pertanto, l'esecuzione di opere edilizie, anche se di mera prosecuzione di un manufatto preesistente, in assenza del necessario permesso di costruire e del nulla osta paesaggistico, integra il reato di cui all'art. 44, lett. b), del D.P.R. n. 380/2001 e agli artt. 138 e 163 del D.Lgs. n. 490/1999, a prescindere dall'incremento volumetrico o dall'ampliamento delle superfici utili, essendo sufficiente che l'intervento abbia determinato una modifica stabile, strutturale e funzionale del tessuto urbanistico-territoriale, idonea a incidere in modo innovativo, rilevante e definitivo sull'assetto ambientale. Inoltre, non è ammissibile il rilascio di una concessione in sanatoria parziale o subordinata all'esecuzione di opere, in quanto ciò contrasta con gli elementi essenziali dell'accertamento di conformità, che presuppongono la già avvenuta esecuzione delle opere e la loro integrale conformità alla disciplina urbanistica. Infine, è inefficace il rilascio di una concessione in sanatoria di un'opera abusiva realizzata in area sottoposta a vincolo paesaggistico, in assenza degli atti di autorizzazione dell'autorità competente, in quanto l'autorità comunale può sanare soltanto gli aspetti rientranti nella propria competenza urbanistica, essendo necessario il concorso della volontà di tutti i soggetti pubblici coinvolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

No. Ma. Ri., nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Palermo in data 9.07.2007 che ha confermato la condanna alla pena dell'arresto e dell'ammenda inflittale nel giudizio di primo grado quale colpevole dei reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 articolo 44 lettera b); Decreto Legislativo n. 490 del 1999 articoli 138 e 163;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e…

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